Dopo la detonazione dei cercapersone, l’esplosione di walkie talkie e pannelli solari. Dopo il fallimento del 7 ottobre, l’operazione rilancia il mito dell’intelligence israeliana
Dopo le esplosioni dei cercapersone, una nuova ondata di detonazioni ha travolto il Libano ed Hezbollah. Anche stavolta l’attacco è arrivato dei dispositivi wireless: walkie talkie e pannelli solari soprattutto. Centinaia i feriti e almeno nove i morti, che si aggiungono ai 12 del giorno prima. «Ci sarà una vendetta sanguinosa», ha tuonato Hashem Safieddine, capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah. Ma, minacce a parte, è assai probabile che già ieri, quando era perfettamente riuscita l'opera



