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Domenica il Kazakistan ha tenuto una consultazione su degli emendamenti costituzionali che sanciscono sulla carta una parziale cessione di potere dal presidente al Parlamento.
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Per il governo è la “nascita del nuovo Kazakistan” ma il Paese non ha tradizioni democratiche e i critici liquidano l’evento come un tentativo di riabilitare il governo sul piano internazionale dopo la repressione di una rivolta in gennaio
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Il Kazakistan è stato governato per trent’anni dall’autocrate filorusso Nursultan Nazarbayev, noto anche come “Elbasy” (leader della nazione). Ora il nuovo leader Tokayev si propone come rinnovatore
Tanti cittadini kazaki continuano a chiamarla con il vecchio nome “Astana”, “la capitale” nella lingua locale, malgrado tre anni fa questa metropoli amministrativa di grattacieli neofuturisti misti a palazzine di epoca sovietica sia stata ribattezzata “Nur Sultan” (Sultano della luce), un omaggio all’ex presidente filorusso Nursultan Nazarbayev. Dopo quasi trent’anni al potere il “leader della nazione” (“Elbasy”), che un po’ riluttante aveva traghettato il paese fuori dall’Unione sovietica ve



