racconto dall’asia centrale

Kazakistan, la via della seta e dei veleni che attraversa il paese

Workers pass a structure at the former Semipalatinsk nuclear bomb testing center, during a visit by U.N. Secretary General Ban Ki-moon, 90 miles (144 kilometers) from Kurchatov, Kazakhstan, Tuesday, April 6, 2010. Ban arrived in Kazakhstan Tuesday, where he praised U.S. President Barack Obama's new nuclear weapons policy. (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
Workers pass a structure at the former Semipalatinsk nuclear bomb testing center, during a visit by U.N. Secretary General Ban Ki-moon, 90 miles (144 kilometers) from Kurchatov, Kazakhstan, Tuesday, April 6, 2010. Ban arrived in Kazakhstan Tuesday, where he praised U.S. President Barack Obama's new nuclear weapons policy. (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
  • Da est a ovest, da Almaty alle sponde di quel che resta del Mare d’Aral, ci sono oltre 3mila chilometri e due diversi fusi orari: un paese grande come l’Europa dal Portogallo alla Polonia.
  • Dopo il crollo dell’Urss, le Repubbliche sovietiche presero lentamente la via dell’indipendenza. Ma in ogni caso prima la mano sovietica, poi oggi quella russa, ha plasmato e influenzato il Kazakistan.
  • L’immensa mano sovietica aveva canalizzato l’Amu Darya, il fiume-mare che dalle vette del Pamir andava ad alimentare il mare d’Aral. Lo scopo era trasformare il deserto in campi di cotone.

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