La governatrice del South Dakota si è ribellata al verbo trumpiano e sta trasformando il suo stato in un laboratorio per concepire la destra che verrà. Al grido di meno stato e più libertà, promuove le armi, riduce l’accesso all’aborto e non ha mai firmato una sola restrizione durante la pandemia
- Kristi Noem, eletta nel 2018, è stata una delle governatrici preferite di Donald Trump. Poi il rapporto è precipitato. Da gennaio sta cercando una sua strada nuova per costruirsi un profilo nazionale.
- Il profilo di questa rancher-cacciatrice che si è trovata a gestire l’azienda di famiglia a 23 anni ricorda più le idee ultralibertarie dell’ex deputato texano Ron Paul anziché quelle di Trump.
- Non ha mai emesso nessun ordine di lockdown, né un obbligo di mascherina. Ha soltanto detto: «Andate a caccia» e ha organizzato grandi eventi che hanno diffuso il contagio anche negli stati vicini.
Si sono sprecati fiumi di parole sul destino del Partito repubblicano post trumpiano, descrivendolo come a un bivio tra la continuità del culto del leader e la restaurazione dell’Antico Ordine. Come se non ci fossero altre vie. La polarizzazione è stata guidata dagli spalti dei commentatori delle due tifoserie racchiuse in piccole testate come American Greatness, per i trumpiani, e The Bulwark per i nostalgici dell’epoca bushiana. E se ci fosse una versione intermedia per cercare di andare ol



