Disputa storica

La battaglia per la coscienza storica dell’America passa per Juneteenth

Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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L’ufficializzazione della ricorrenza che celebra la fine della schiavitù è un passo necessario nella storia delle relazioni razziali in America. Ma non è sufficiente. «Fissare l’attenzione su una data finisce per oscurare tutte le persone senza nome che hanno avuto a loro modo un ruolo importante nella storia», dice l’esperta di questioni razziali Brenna Greer

  • Nelle ultime settimane negli Stati Uniti si è parlato molto di Juneteenth, la ricorrenza annuale in cui si celebra la liberazione degli schiavi, diventata da quest’anno una festa federale. Era dal 1983 che il governo americano non ne istituiva una.
  • L’istituzione della nuova festività è stata accolta dalla comunità afroamericana con sentimenti contrastanti. Da una parte c’è la soddisfazione per il riconoscimento, dall’altra il timore che sia soltanto un gesto di facciata. 
  • «Siamo in un momento in cui Juneteenth e l’antirazzismo sono di moda, ma il rischio è che diventi un po’ come dare l’osso al cane e che si perda di vista la necessità di un cambiamento vero», dice Brenna Greer. 

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