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La Casa Bianca opaca di Biden copre gli affari d’arte del figlio

Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Il meccanismo escogitato dalla Casa Bianca per separare la compravendita delle opere d’arte di Hunter Biden dagli interessi politici del presidente è l’opposto della trasparenza promessa da un’amministrazione che si vanta di avere «gli standard etici più alti della storia americana»

  • La settimana scorsa il Washington Post ha raccontato il meccanismo messo a punto dalla Casa Bianca per gestire in modo “sicuro” le compravendite delle opere d’arte del figlio del presidente, Hunter Biden.
  • In pratica, l’asta delle opere, che partono da cifre fino a 500mila dollari, avverrà in un ambiente totalmente opaco e secretato. Né lui né la Casa Bianca conosceranno l’identità dei compratori dei suoi quadri.
  • Con il pretesto di evitare che gli affari del figlio possano generare pressioni o ricatti sull’amministrazione, la Casa Bianca avalla un sistema che non impedirà a chi compra a caro prezzo le opere di Hunter di rendere pubblico l’acquisto, con tutte le conseguenze del caso.

 

Un portavoce della Casa Bianca ha scritto in una nota che l’amministrazione Biden ha «stabilito gli standard etici più alti di qualunque altra amministrazione nella storia americana» e ha citato come esempio pratico di questo vanto teorico il complicato meccanismo messo a punto dalla Casa Bianca per permettere a Hunter Biden, figlio del presidente, di vendere le sue opere d’arte all’asta organizzata dalla galleria Goerges Bergès di New York. L’idea, semplicissima, l’ha raccontata per primo i

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