Il meccanismo escogitato dalla Casa Bianca per separare la compravendita delle opere d’arte di Hunter Biden dagli interessi politici del presidente è l’opposto della trasparenza promessa da un’amministrazione che si vanta di avere «gli standard etici più alti della storia americana»
- La settimana scorsa il Washington Post ha raccontato il meccanismo messo a punto dalla Casa Bianca per gestire in modo “sicuro” le compravendite delle opere d’arte del figlio del presidente, Hunter Biden.
- In pratica, l’asta delle opere, che partono da cifre fino a 500mila dollari, avverrà in un ambiente totalmente opaco e secretato. Né lui né la Casa Bianca conosceranno l’identità dei compratori dei suoi quadri.
- Con il pretesto di evitare che gli affari del figlio possano generare pressioni o ricatti sull’amministrazione, la Casa Bianca avalla un sistema che non impedirà a chi compra a caro prezzo le opere di Hunter di rendere pubblico l’acquisto, con tutte le conseguenze del caso.