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La Cina ritrova una normalità tra Confucio e controllo sociale

(Roman Pilipey/Pool Photo via AP)
(Roman Pilipey/Pool Photo via AP)

Il patto sociale tra il Partito e la popolazione in Cina si è cementato con la crisi sanitaria dovuta all’epidemia di Covid-19

  • In Cina, la vita sembra essere tornata alla normalità, lontano dalla pandemia mondiale tuttora in corso. In molti si chiedono se il gigante asiatico stia occultando qualcosa
  • Eppure, nel caso di Covid-19, il governo cinese e i cittadini cinesi si sono mossi meglio di noi per una serie di rilevanti caratteristiche politiche e culturali
  • L’approccio asiatico, unanimemente ricondotto al confucianesimo, ha fatto leva su un senso di collettività molto forte: tutti sanno di dover fare la loro parte per risolvere il problema. In aggiunta, è ancora forte il patto sociale che accetta il rigido controllo dello stato, pur di ricevere in cambio sicurezza

Sei l’unica persona che con le sue domande mi ricorda che c’è una pandemia in corso». Comincia così il messaggio che ho ricevuto qualche giorno fa da un amico che vive a Chongqing, megalopoli da trenta milioni di abitanti nella Cina centro meridionale. Poi continua: «Certo, usiamo le mascherine nei mezzi pubblici, ma per il resto: zero». La vita, da quelle parti, è tornata alla normalità. Nei paesi che si ritrovano a fronteggiare la preannunciata seconda ondata del virus sembra quasi incredi

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