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La fine della guerra passa da un accordo fra Usa e Cina (con l’aiuto dell’Europa)

  • A giudizio di molti la ripresa del dialogo con la Cina è indispensabile per affrontare le sfide drammatiche che abbiamo davanti, dalla crisi ambientale alla guerra in Ucraina.
  • Ma un accordo con la Cina dovrebbe riguardare l’intero ordine internazionale: dalla rinuncia (reciproca!) al cambiamento di regime a nuove regole per il commercio, la ricerca scientifica, la finanza.
  • L’Occidente, così facendo, dovrebbe cercare di mettersi nelle condizioni di vincere una competizione di lungo periodo con i regimi autoritari, mostrando nel tempo la preferibilità del nostro modello di società aperta.

Nelle ultime settimane, autorevoli voci in Occidente hanno sottolineato la necessità di riprendere il dialogo con la Cina. Da Henry Kissinger a Joseph Stiglitz o, in Italia e in Europa, Romano Prodi. Hanno storie e formazioni diverse, ma le loro analisi muovono da dati di realtà. Non sono dati piacevoli. Ma non possiamo fare finta di non vederli. Il primo è la crisi climatica. Come ricorda l’ultimo rapporto dell’International Panel on Climate Change delle Nazioni Unite, la fonte scientifica p

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