- Per una di quelle coincidenze inquietanti che la sorte organizza è stato un ex marinaio a uccidere ai primi di luglio il primo ministro più giovane, Shinzo Abe, e che ha conservato quel rango più a lungo in Giappone, discendente di una potente dinastia politica.
- Attorno a quella morte il potere si è mosso lento e prudente come sempre, anche perché due giorni dopo c’erano le elezioni, limitandosi a indicare «una certa organizzazione».
- Gli Stati Uniti hanno sempre usato Tokyo e Seul una contro l’altra, secondo calcoli di geopolitica
Il vero biglietto da visita del primo ministro Shinzo Abe, nel paese dove spesso quel rettangolino di carta vale più del volto stesso, era apparso anni fa in tutte le ambasciate giapponesi. All’ingresso, subito dopo il metal-detector, un manifesto descriveva la flotta da guerra, con la sagoma delle navi a partire dalla ammiraglia, le caratteristiche di ogni scafo, e quanti esemplari esistevano per ogni modello. Erano passati in secondo piano i classici poster sui ciliegi in fiore attorno al



