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La furia dei nazionalisti cinesi contro Messi

Non scende in campo a Hong Kong e snobba il capo della regione messo dal Partito comunista cinese, ma gioca a Tokyo. La defezione è un caso politico che ha scatenato reazioni scomposte e alimentato complotti

Che il trentaseienne Lionel Messi, sballottolato in un tour di pochi giorni tra Stati Uniti, Arabia Saudita e Giappone a caccia di sponsorizzazioni milionarie per i suoi Inter Miami, salti uno dei match promozionali per un affaticamento ci sta tutto. Ma se la partita in questione si disputa nella Hong Kong di cui il Partito comunista cinese ha appena riconquistato il pieno controllo, lo sgarbo della Pulce, vero o presunto tale, rischia di diventare un caso politico. Anche perché ieri –  dopo che

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