LA SETTIMANA DEI VERTICI MULTILATERALI

La lezione di Omicron che l’Ue non vuole imparare

(Azione dimostrativa per la deroga sui brevetti davanti alla sede della Wto a Ginevra il 30 novembre. Foto LaPresse)
(Azione dimostrativa per la deroga sui brevetti davanti alla sede della Wto a Ginevra il 30 novembre. Foto LaPresse)
  • All’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) e della sanità (Who) questa doveva essere la settimana delle mutazioni. Non del virus, ma degli assetti multilaterali. L’arrivo della variante Omicron ha gettato scompiglio nel calendario e nei piani, ma non nella direzione che ci si aspettava.
  • Oltre cento paesi, il sud globale e Joe Biden hanno inteso la variante come l’ennesimo segnale che i brevetti vanno sbloccati per dare a tutti accesso ai vaccini subito. Ma la ministeriale Wto è stata rinviata e l’Ue non si smuove sul tema. 
  • Intanto sempre l’Ue mette a segno all’Who l’avvio dei lavori per un “trattato pandemico”. Il paradosso è che con Omicron non sono state rispettate neppure le regole che già c’erano. Ma ora l’Ue spinge per nuovi assetti, pensando a forme di governance ibrida che includono i privati.

Questa doveva essere la settimana delle mutazioni. Non del virus, ma degli assetti multilaterali: una importante ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) era l’occasione per sbloccare la deroga sui brevetti dei vaccini, osteggiata dall’Ue, e pure per discutere la riforma della Wto stessa. Al contempo l’Organizzazione mondiale della sanità (Who) ha appena finito di discutere di una nuova governance dell’èra pandemica. L’arrivo della variante Omicron sta gettando scompiglio n

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