- Non solo il gas metano, la guerra di Vladimir Putin riguarda anche i “gas nobili”. Le materie prime sono “il tesoro” dell’Ucraina ogni giorno più a rischio, e tra queste il neon, un gas che viene utilizzato per i laser che “scrivono” sui wafer di silicio e da cui vengono prodotti i microprocessori.
- Il Covid-19 se da una parte ha ridotto la produzione e l’esportazione di neon (così come accaduto a molte materie prime), dall’altra ha portato a un incremento del suo utilizzo per cellulari, tablet e auto più green.
- L’Unione eurpea aveva varato il Chips Act per aumentare la produzione interna, ma la filiera dell’auto ha già lanciato l’allarme, anche perché due delle maggiori produttrici di neon si trovano a Mariupol e Odessa e hanno smesso di esportare.
Non solo il gas metano, la guerra di Vladimir Putin riguarda anche i “gas nobili”. Le materie prime sono il vero tesoro dell’Ucraina ogni giorno più a rischio, e tra queste il neon, un gas che viene utilizzato per i laser che “scrivono” sui wafer di silicio e da cui vengono prodotti i microprocessori utilizzati in moltissimi settori, dalla telefonia all’auto. Il neon è un sottoprodotto della lavorazione dell’acciaio e quasi la metà del neon mondiale per semiconduttori viene dalla Russia e dal



