La Knesset sta approvando una serie di leggi che spianano la strada all’annessione per via amministrativa del 60 per cento del West Bank. In pratica il governo israeliano lancia una sorta di offensiva burocratica contro i 200mila palestinesi che vivono nella cosiddetta Area C, per spossessarli delle loro proprietà. Intanto gli europei per la prima volta parlano di «azioni concrete» se non si fermerà l’offensiva
Per la prima volta dall’inizio della guerra di Gaza tre grandi paesi occidentali (Francia, Gran Bretagna, Canada) hanno minacciato Israele di «azioni concrete» se non fermerà la sua offensiva. Invece Roma e altri europei preferiscono attenersi al rituale solito: mettere in scena un educato sgomento mediante esternazioni che vanno bene per i telegiornali, ma essendo prive di conseguenze pratiche non frenano il governo Netanyahu. E non frenandolo, lo assecondano. Ciò che adesso pare angosciarci è



