- Il “volto buono del populismo ucraino” è rappresentato da un presidente che è un mix tra il “rottamatore” Renzi, “l’imprenditore” Berlusconi e il “comico” Grillo. Passando dalla fiction alla realtà Volodymyr Zelensky ha ottenuto nel 2019 il 73 per cento del consenso elettorale.
- Nel primo anno di presidenza il “ZE” ha dimostrato che il populismo al potere si adatta alle tradizioni e caratteristiche endogene delle istituzioni di cui fa parte. Da movimento di protesta a partito nelle istituzioni sono emerse tutte le contraddizioni della retorica “populista”.
- Da quasi “filorusso” a nazionalista che chiede la restituzione della Crimea, Zelensky è pronto al conflitto nel Donbass e a contrastare il gasdotto Nord Stream 2, sostenuto dall’America di Biden e dall’UE, creando un nuovo fronte di destabilizzazione al confine russo.
In Europa esiste un capo dello stato che racchiude le caratteristiche principali di tre politici italiani: è un rottamatore come Matteo Renzi, un imprenditore mediatico come Silvio Berlusconi e un comico come Beppe Grillo. Si chiama Volodymyr Zelensky e il 21 aprile 2019 con il 73 per cento dei voti al secondo turno è stato eletto presidente dell’Ucraina. Con un consenso elettorale diffuso in quasi tutto il territorio, Zelensky, che ha girato i teatri con il suo spettacolo, ha compiuto un’opera



