Mosca ha accusato la Casa Bianca di un coinvolgimento nell’attentato al Cremlino di ieri. Secondo il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dimitri Peskov, «le decisioni su simili attacchi non sono prese a Kiev, ma a Washington».
Al momento non sono state fornite prove a sostegno delle accuse che il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby, ha definito «ridicole». Washington ha dichiarato di non essere stata informata di alcun attacco sul Cremlino. 

Kirby ha ribadito che gli Stati Uniti non incoraggiano in alcun modo l’Ucraina a colpire al di fuori dei confini nazionali. 

Abbattuto drone a Sebastopoli

Il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhaev, ha detto che la difesa aerea russa ha abbattuto un drone nei pressi dell’aeroporto di Belbek. L’annuncio è stato dato su Telegram, specificando che l’incidente non ha causato feriti. 

Bombardamenti nella notte

Dopo poche ore dalla notizia che due droni erano stati abbattuti sopra al palazzo presidenziale, con la Russia che aveva accusato l’Ucraina di aver attentato alla vita di Putin, è giunta una rappresaglia russa: nella notte tra mercoledì e giovedì ci sono state numerose esplosioni a Kiev e in altre città ucraine, tra cui Zaporizhzhia e Odessa. L’attacco è stato il più intenso quest’anno. Lo ha reso noto The Kyiv Independent. L’ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina ieri aveva già avvertito i propri cittadini residenti nel paese dell’aumentata minaccia di attacchi missilistici. 

I bombardamenti russi hanno anticipato di alcune ore l’intervento odierno del presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’Aia, nel corso della visita non annunciata nei paesi del nord Europa.

AP

Arrestato sindaco di Odessa 

Gennady Trukhanov, sindaco di Odessa, è stato arrestato con l’accusa di corruzione. Il primo cittadino sarebbe coinvolto nel “caso Krayan” del 2016, per appropriazione indebita di fondi di bilancio (oltre 92 milioni di grivnia).

La guerra che l’Ucraina non voleva

Il presidente ucraino giovedì mattina ha incontrato anche i vertici della Corte penale internazionale, dopo l’emissione del mandato di arresto per Putin, accusato di aver commesso crimini di guerra. Dopo aver ringraziato la leadership olandese per il continuo sostegno fornito a Kiev, Zelensky ha parlato del conflitto russo-ucraino come della «guerra che non volevamo, ma quella che dobbiamo fare in modo che sia l'ultima, e lo faremo».

Il leader ucraino ha aggiunto che Putin merita di essere condannato al tribunale dell’Aia per i crimini commessi. Ha poi concluso di avere la certezza che questo succederà «quando vinceremo e noi vinceremo».

Nella giornata di giovedì, Zelensky ha inoltre incontrato il premier olandese Mark Rutte e l’omologo belga Alexander de Croo, con cui ha discusso anche di ulteriori invii di armi in Ucraina. Durante la conferenza stampa, il presidente ucraino ha sollecitato delle sanzioni più dure contro la Russia da parte della comunità internazionale oltre che l’istituzione di un tribunale di guerra per i «crimini dell’aggressione», come avvenuto per Norimberga. 

 

Kiev abbatte 18 droni 

AP

L’aeronautica militare ucraina ha comunicato di aver abbattuto, insieme ad altre forze di difesa, 18 dei 24 droni russi, impiegati nei nuovi attacchi notturni nel paese. La difesa aeronavale di Kiev ha detto che le operazioni di combattimento hanno coinvolto le regioni settentrionali, centrali e meridionali. «Armi missilistiche antiaeree, aerei e gruppi di fuoco mobili sono stati utilizzati nelle aree di responsabilità dei comandi aerei “Sud” e “Centro”» si legge nel comunicato.

Tre dispositivi sono, invece, stati ritrovati in un dormitorio scolastico di Odessa. Non ci sono state vittime, ma il comando operativo sud dell’esercito ucraino ha diffuso delle immagini che mostrano scritte «per Mosca» e «per il Cremlino» sui frammenti dei droni. 

Evitare l’escalation

Giovedì anche la Cina si è espressa in merito alle pregresse accuse russe contro Kiev, invitando entrambe le parti a non portare il conflitto a un’ulteriore escalation. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning. 

L’alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, ha commentato il presunto attacco, sostenendo la versione di Zelensky secondo cui le azioni ucraine sarebbero solo difensive e non includono un’aggressione al Cremlino. «Chiediamo alla Russia di non utilizzare questi presunti attacchi come scusa per continuare l'escalation della guerra», ha aggiunto Borrell, al Consiglio degli Esteri per lo Sviluppo a Bruxelles. L’alto rappresentante dell’Unione europea ha inoltre manifestato preoccupazione per l’uso propagandistico che Mosca potrebbe fare delle notizie (ancora non confermate), promuovendo «più arruolamento di persone e più attacchi all'Ucraina». 

Borrell ha concluso che l’unica soluzione per la comunità internazionale è un sostegno militare, politico ed economico a Kiev: «La migliore e unica soluzione per la guerra è che la Russia smetta di attaccare e si ritiri dall'Ucraina». 

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