Le conseguenze del nuovo governo

La scarcerazione del trafficante Bija rivela chi comanda ora in Libia

Abdul Hamid Dbeibeh, the Prime Minister of the Government of National Unity, right, welcomes Mario Draghi, the Prime Minister of Italy, Tuesday, April, 6 2021 in Tripoli, Libya. (AP Photo/Nada Harib)
Abdul Hamid Dbeibeh, the Prime Minister of the Government of National Unity, right, welcomes Mario Draghi, the Prime Minister of Italy, Tuesday, April, 6 2021 in Tripoli, Libya. (AP Photo/Nada Harib)

Mentre le Nazioni Unite lo scorso gennaio preparavano le elezioni del nuovo governo a Ginevra, il premier uscente Serraj si è alleato con la tribù di cui fa parte Bija

  • La scarcerazione per insufficienza di prove di Abdul Rahman al Milad, più noto con il nome de guerre Bija, considerato uno dei trafficanti di uomini più ricercati al mondo, avviene a sole due settimane dall’insediamento del nuovo governo unitario guidato dal primo ministro Abdul Hamid Dbeibah.
  • Prima di lasciare la presidenza, l’ex primo ministro Serraj ha assicurato alle milizie che per anni gli hanno garantito protezione, un posto in prima fila nel nuovo assetto politico-militare.
  • Con la sconfitta di Bashaga nelle elezioni a Ginevra, la scarcerazione di Bija è divenuta quasi atto dovuto. 

La scarcerazione per insufficienza di prove di Abdul Rahman al Milad, più noto con il nome de guerre Bija, considerato uno dei trafficanti di uomini più ricercati al mondo, avviene a sole due settimane dall’insediamento del nuovo governo unitario guidato dal primo ministro Abdul Hamid Dbeibah. L’ex comandante della guardia costiera della città di Zawiya, già indicato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite come ufficiale coinvolto nel traffico di esseri umani e diesel nel 2017, è finit

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