- Non c’è più spazio per la neutralità. La Finlandia ha scelto la Nato, e anche se manca ancora qualche passaggio formale, la strada è presa. La decisione di abbandonare definitivamente la politica di non allineamento non è solo una scelta militare, per i finlandesi: è una svolta sentimentale e una virata strategica.
- Nel giro di pochi mesi una larga fetta di opinione pubblica si è convertita all’idea che entrare nell’alleanza sia la cosa da fare. La Svezia va nella stessa direzione. «La Russia sarà costretta a prendere misure di rappresaglia», è la reazione del Cremlino. Mosca ha fatto precedere l’aggressione dell’Ucraina dalle sue pretese formali di ritirata dell’alleanza, e dopo pochi la conseguenza è quella opposta.
- «Sono orgoglioso di questa decisione», dice l’eurodeputato finlandese Nils Torvalds, che predicava l’adesione alla Nato da anni, quando ancora erano pochi a sostenerla. «Il nostro ingresso rafforza il bordo settentrionale e favorisce una “europeizzazione” dell’alleanza, casomai in futuro gli Usa si disimpegnassero dallo scenario europeo». Un’Europa che si rimilitarizza è del resto proprio ciò che Washington auspica.
La storia della Finlandia cambia. Rinuncia alla neutralità per la Nato
12 maggio 2022 • 22:06