LA SVOLTA DEI NON ALLINEATI

La storia della Finlandia cambia. Rinuncia alla neutralità per la Nato

(Le prime ministre svedese e finlandese. Foto Paul Wennerholm/TT)
(Le prime ministre svedese e finlandese. Foto Paul Wennerholm/TT)
  • Non c’è più spazio per la neutralità. La Finlandia ha scelto la Nato, e anche se manca ancora qualche passaggio formale, la strada è presa. La decisione di abbandonare definitivamente la politica di non allineamento non è solo una scelta militare, per i finlandesi: è una svolta sentimentale e una virata strategica.
  • Nel giro di pochi mesi una larga fetta di opinione pubblica si è convertita all’idea che entrare nell’alleanza sia la cosa da fare. La Svezia va nella stessa direzione. «La Russia sarà costretta a prendere misure di rappresaglia», è la reazione del Cremlino. Mosca ha fatto precedere l’aggressione dell’Ucraina dalle sue pretese formali di ritirata dell’alleanza, e dopo pochi la conseguenza è quella opposta.
  • «Sono orgoglioso di questa decisione», dice l’eurodeputato finlandese Nils Torvalds, che predicava l’adesione alla Nato da anni, quando ancora erano pochi a sostenerla. «Il nostro ingresso rafforza il bordo settentrionale e favorisce una “europeizzazione” dell’alleanza, casomai in futuro gli Usa si disimpegnassero dallo scenario europeo». Un’Europa che si rimilitarizza è del resto proprio ciò che Washington auspica.

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