L’accordo che la compagnia siderurgica ha siglato con la Nippon Steel, dopo aver fatto preoccupare senatori trumpiani e progressisti, ha attirato l’attenzione della Casa Bianca che ha annunciato di voler porre «sotto attento scrutinio» l’accordo. Non solo per ragioni di sicurezza nazionale, ma perché l’azienda ha rappresentato per anni la potenza americana nel mondo.
C’è stato un tempo in cui la U.S. Steel, azienda nata nel 1901 dalla fusione di tre conglomerati siderurgici grazie al finanziamento e ai buoni uffici del banchiere J.P. Morgan, rappresentava la potenza economica degli Stati Uniti nel mondo. Tramite l’acciaio gli Stati Uniti costruivano la loro potenza pronta a prendersi la scena globale. Oggi il gruppo dell’acciaio è l’ombra dei tempi che furono, tant’è vero che la notizia del suo acquisto per 14 miliardi e 900 milioni di dollari da parte dell



