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La vendita di armi italiane al Kazakistan è un problema per il governo

Piero Cruciatti / LaPresse
Piero Cruciatti / LaPresse
  • Dal 2015 è in vigore un accordo di cooperazione militare tra Italia e Kazakistan volto a favorire l’export della difesa.
  • Negli ultimi dieci anni il governo italiano ha autorizzato esportazioni di armi e materiali bellici al paese asiatico per oltre 1,7 milioni di euro.
  • Il rischio è che parte delle munizioni acquistate dal Kazakistan siano usate per reprimere le proteste in corso dall’inizio del mese

Le proteste scoppiate in Kazakistan preoccupano le potenze regionali, Russia e Cina in testa, per le conseguenze che la destabilizzazione del regime di Qasym-Jomart Toqaev potrebbero avere sull’intera area, ma anche lo sguardo di Roma è diretto verso il paese asiatico. L’Italia ha importanti interessi economici ed energetici in Kazakistan, come dimostrano i dati dell’Istat sulle importazioni di petrolio greggio, pari nei primi nove mesi del 2021 a circa 517,4 milioni di euro; o quelli dell’ex

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