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L’ambiguo doppio standard di papa Francesco tra riforma e realpolitik

Con i gesuiti portoghesi Francesco rilancia il suo modello di chiesa aperta a tutti, anche agli omosessuali, critica le correnti del tradizionalismo cattolico americano e spiega perché la dottrina può cambiare nel tempo. Poi ai giovani russi però chiede di essere coscienti dell’eredità della grande madre Russia, dell’impero degli zar e delle zarine

Due recenti interventi del papa Francesco hanno richiamato l’attenzione dei media; il primo è il dialogo con i gesuiti portoghesi pubblicato per intero dalla Civiltà Cattolica il 28 agosto e avvenuto durante la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona ai primi del mese, il secondo è il colloquio con i giovani cattolici russi, ideale proseguimento del grande meeting portoghese, svoltosi in videcollegamento nei giorni scorsi con i ragazzi riuniti a San Pietroburgo. L’indietrismo è inutile C

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