L'attentatore della cattedrale di Nizza «è un tunisino arrivato pochissimo tempo fa da Lampedusa». Lo afferma in un tweet il deputato francese Eric Ciotti che ha invitato a sospendere «tutte le procedure di asilo e l'emissione di visti dai paesi a rischio». 

Sono passate poche ore dall’attentato terroristico alla basilica di Notre Dame. Il presidente Emmanuel Macron, questa mattina si è recato a Nizza e ha detto che si è trattato di un attentato terroristico di matrice islamista. Il terzo dopo quello vicino alla sede della rivista satirica Charlie Hebdo a settembre e l’omicidio del professore di storia Samuel Paty a Parigi a metà ottobre. Ha inoltre detto che saranno rafforzate le misure di sicurezza per chiese e scuole.

Secondo quanto ricostruito da Le Monde l'autore dell'attentato di Nizza è stato trovato in possesso di un documento di identità senza foto intestato a Brahim A., cittadino tunisino di 21 anni. In assenza di una foto, gli investigatori stanno ancora cercando di verificare che questa identità sia effettivamente la sua.

Secondo questo documento, Brahim A. sarebbe arrivato in Europa dall'isola di Lampedusa a fine settembre. Lì era stato messo in quarantena dalle autorità italiane prima di essere soggetto all'obbligo di lasciare il territorio italiano e lasciato libero. Brahim sarebbe arrivato in Francia a inizio ottobre.

Secondo il Corriere della sera, l’attentatore sarebbe Aouissaoui Bahrain, ancora in Italia il 9 ottobre.

Ciotti ha fatto sapere di aver chiesto nel corso di una riunione con il presidente Macron di sospendere tutti gli ingressi dall’Italia: «Bisogna difendere i francesi».

Papa Francesco in un tweet ha dichiarato la sua vicinanza alla comunità cattolica di Nizza e ha chiesto di rispondere al male con il bene:

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