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L’attivista Loujain Al-Hathloul imprigionata per aver guidato

Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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L’attivista è rinchiusa da due anni in un carcere dopo aver guidato un’auto: fa parte di un gruppo di donne impegnate per l’emancipazione. La durezza della legge saudita dipende dalla tradizione e dall’interpretazione religiosa imposta dalla scuola giuridica più rigida

  • In Arabia le donne non sono soggetti legali a pieno titolo ma devono sempre aver con sé un tutore maschio, che sia il marito o il figlio, anche adolescente.
  • Loujain Al-Hathloul è rinchiusa da due anni. Altre sue compagne di carcere sono condannate per aver twittato o cose del genere. Tutte, Al-Hathloul in testa, rappresentano la lotta pacifica delle donne saudite per l’emancipazione.
  • È probabile che al principe ereditario tale situazione non piaccia del tutto ma che vi sia costretto dalla particolare alleanza che la famiglia reale ha stretto da sempre con i wahabiti, i rappresentanti della scuola islamica più severa.

Loujain al Hathloul è una saudita di 31 anni. Da oltre due è rinchiusa in un carcere di massima sicurezza del suo paese, dopo essere stata illegalmente sequestrata. A Loujain è andata meglio che a Jamal Kashoggi, rapito in un consolato saudita, ucciso e fatto a pezzi. Qual è la colpa della giovane attivista? Aver guidato un’auto. Ora è stata dichiarata un «pericolo per lo stato». Altre sue compagne di carcere sono condannate per aver twittato o cose del genere. Tutte, Loujain in testa, rappresen

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