Le lacrime delle madri, in Israele e a Gaza, chiedono pace ma il cinismo della politica non ascolta. Si propagano solo odio e soluzioni armate che sappiamo quanto siano già inutili. Ma la domanda elusa di pace provocherà il duro giudizio dei posteri
«Procedi nel tuo viaggio che spero sia bello quanto quelli di cui sognavi perché, mio dolce ragazzo, sei finalmente libero». Sono le parole di Rachel Goldberg-Polin, la madre di Hersh rapito dal Hamas il 7 ottobre 2023 e assassinato in un tunnel a Gaza qualche giorno fa, forse poco prima del tentativo di liberarlo. Scossi e vicini al cuore di una donna distrutta, che trova la forza di parole che solo una madre può dire per salutare il proprio figlio, ci chiediamo: come essere finalmente liberi?



