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Pedofilia, il silenzio di tre papi sugli abusi dell’ex cardinale McCarrick

Il report pubblicato dal Vaticano ripercorre il silenzio e l’inazione di tre pontefici sugli abusi del vescovo fatto cardinale da Giovanni Paolo II. La sua promiscuità con i seminaristi era nota «almeno dagli anni Ottanta», dice Boniface Ramsey, sacerdote che per decenni ha segnalato invano la condotta del cardinale ridotto allo stato laicale nel 2019

  • La Santa sede ha reso noto un dossier di oltre 400 pagine sulla condotta del cardinale Theodore McCarrick. È il risultato di due anni di indagini coordinate dall’avvocato americano Jeffrey Lena.
  • Il report spiega che per molti anni il confine tra i pettegolezzi e casi accertati è stato labile. Se in molti sapevano, in pochi ammettevano. McCarrick era un cardinale potente ed esponente di una linea liberal all’interno della chiesa. 
  • Giovani Paolo II non ha approfondito le indagini sulle segnalazioni che arrivavano dagli Stati Uniti. Benedetto XVI sperava di chiudere la questione internamente. Francesco «non vide la necessità di modificare la linea dei suoi predecessori».

«Quello degli abusi da parte dei ministri della chiesa cattolica negli Stati Uniti è un pozzo senza fondo», dice padre Boniface Ramsey, sacerdote della parrocchia di Saint Joseph a Yorkville, New York. Anche il suo nome compare nel dossier di oltre 400 pagine sulla condotta del cardinale Theodore McCarrick, reso pubblico dal Vaticano. Nel 2019 McCarrick è stato ridotto allo stato laicale per abusi commessi su minori. Dopo due anni di indagini coordinate dall’avvocato americano Jeffrey Lena, i

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