Mondo

Le piazze della Georgia chiedono all’Europa da che parte della storia vuole stare

  • A Tbilisi la bandiera dell’Unione europea è divenuta ancora una volta il vessillo di una battaglia per la democrazia, lo stato di diritto e il progresso.
  • La notizia del ritiro di questo progetto di legge è certamente una buona notizia, ma non è sufficiente. Il governo gerogiano deve concretamente riprendere l’attuazione dell’agenda delle riforme che si era impegnato a realizzare insieme all’Unione europea.
  • La partita tra Russia e Unione europea si gioca anche in Georgia, e per questo occorre articolare una strategia che consideri anche la dimensione propriamente securitaria.

A Tbilisi la bandiera dell’Unione europea è divenuta ancora una volta il vessillo di una battaglia per la democrazia, lo stato di diritto e il progresso. Le immagini che vediamo scorrere in queste ore sugli schermi di tutto il mondo ci fanno ritornare alla mente la rivolta della dignità che attraversò Kyiv e l’Ucraina nel 2013. Come gli ucraini anche i georgiani sono in piazza per il futuro e la tenuta di tutta l’Unione, perché il cavallo di Troia della legge contro le influenze straniere è

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE