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Le promesse di cambiamento della sinistra in Sudamerica si sono scontrate con la realtà

  • Il cambiamento è più difficile di quanto pensassimo»: ha usato queste parole il presidente della Colombia, Gustavo Petro, in una recente intervista sul País, per rappresentare le difficoltà che sta incontrando il suo governo nel fare avanzare le riforme.
  • Un impedimento apparso palese nelle recenti elezioni per la costituente cilena, che ha visto il trionfo dell’estrema destra e la sinistra di Gabriel Boric ridotta ad appena secondo partito.
  • E che accompagnerà presumibilmente tutto il mandato di Lula in Brasile, dove il bolsonarismo senza Bolsonaro è ancora molto radicato nella società e nelle istituzioni.

Il cambiamento è più difficile di quanto pensassimo»: ha usato queste parole il presidente della Colombia, Gustavo Petro, in una recente intervista sul País, per rappresentare le difficoltà che sta incontrando il suo governo nel fare avanzare le riforme. Un’ammissione che ben descrive la complessità del clima politico che si vive in quei paesi del Sudamerica che, tra la fine del 2021 e l’estate del 2022, hanno affidato il loro futuro a una nuova sinistra nata nel conflitto sociale. Un impedim

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