In una recente intervista alla rivista ebraica Shalom, Fiamma Nirenstein ha rotto il silenzio dei media ebraici italiani su quanto sta accadendo in Israele. Le conclusioni, però, non sembrano aiutare la causa che vorrebbe sostenere. In conclusione: per restare fedeli alla propria visione ideologica, si sceglie di offrire argomenti all’antisionismo, come certificato dalle agenzie dedicate, uno dei maggiori canali di ritorno dell’antisemitismo.
In un momento a buon diritto definito storico della storia di Israele e dell’ebraismo tutto, stupisce il silenzio quasi assoluto delle comunità ebraiche italiane. Tra le prese di posizione ufficiali, si registra solo un assai tardivo e scarno (da minimo sindacale) comunicato della presidente Noemi Di Segni, che si può trovare sul sito moked.it. A questo si aggiunge l’assenza di un dibattito fra gli intellettuali, anche perché, dalle dimissioni dell’ex direttore delle testate Ucei Guido Vital



