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Le tensioni tra Cina e Giappone. L’ombra dei morti di Nanchino

Il memoriale che ricorda le 300mila vittime del massacro del 1937 oggi è meta di pellegrinaggio dei giovani. Dopo la fase della «amnesia benevolente», ora il regime dà più visibilità al ricordo degli orrori giapponesi

Nei fine settimana davanti al “Memoriale delle vittime del massacro di Nanchino perpetrato dagli invasori giapponesi” c’è sempre una lunga fila. Un impiegato distribuisce crisantemi bianchi che i cinesi depongono, alla fine della visita, su una lapide dedicata a uno dei crimini di guerra più efferati della storia contemporanea, la distruzione della antica «capitale del sud» (nán jīng) e le uccisioni di massa dei suoi abitanti da parte delle truppe imperiali nipponiche iniziate il 13 dicembre 193

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