- Perché le forze armate afgane che la Nato ha a lungo formato e sostenuto non hanno resistito all’avanzata talebana?
- Un inadeguato processo di addestramento, la debolezza delle istituzioni statuali e l’abilità del nemico contribuiscono a spiegare l’implosione delle forze afgane una volta siglati gli accordi di pace e avviato il rapido ritiro dei soldati occidentali.
- I soldati italiani addestrano tutt’oggi forze armate locali in Iraq o in Sahel. Appare quindi urgente che il Parlamento avvii un ampio e rigoroso processo di analisi delle lezioni apprese nella più lunga missione militare italiana dalla Seconda Guerra Mondiale.
«Abbiamo raggiunto la fine del tunnel e non c’è alcuna luce». Così, il famoso giornalista Walter Cronkite commentava amaramente gli ultimi giorni di Saigon, prima della caduta. In queste ore le immagini della precipitosa fuga americana dal Vietnam si sono spesso sovrapposte a quelle di Kabul. Sebbene si tratti di contesti temporali e geografici diversi, un tratto accomuna i due eventi: il fallimento di una lunga operazione militare a guida statunitense. Nel caso dell’Afghanistan, accanto a Wa
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Afghan security personnel sleep by their vehicles at the army base in Kandahar during fighting between the Taliban and Afghan security personnel in the province, southwest of Kabul, Afghanistan, Friday, Aug. 13, 2021. (AP Photo/Sidiqullah Khan)



