Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha messo in guardia l’Occidente da un maggior coinvolgimento nei combattimenti in corso nelle pianure ucraine, affermando che una tale mossa porterebbe al rischio di un conflitto nucleare globale.

Una escalation che per ora è solo verbale, da parte del Cremlino. Ma questa retorica non è affatto da sottovalutare affatto dopo la rivelazione dei piani russi da parte del Financial Times del possibile uso di armi nucleari tattiche.

L’avvertimento di Putin è arrivato in un discorso sullo stato della nazione nel Parlamento a sessioni unite – e prima delle elezioni del mese prossimo che il presidente è quasi certo di vincere e in cui corre per il quinto mandato – sottolineando la sua disponibilità a proteggere le conquiste russe.

Botta e risposta

In un indiretto riferimento alla dichiarazione del presidente francese rilasciata lunedì nella conferenza a sostegno dell’Ucraina svoltasi all’Eliseo – enella quale Emmanuel Macron ha affermato che il futuro dispiegamento di truppe di terra occidentali in Ucraina non dovrebbe essere «escluso» – Putin ha avvertito che ciò porterebbe a conseguenze «tragiche» per i paesi che decidessero di farlo.

Parigi aveva poi minimizzato il riferimento alle truppe dopo il coro di “no” pervenuto da tutte le cancellerie occidentali, parlando solo di militari addetti alla cyberwar e per lo sminamento. Anche l'Estonia però sostiene che i leader europei non devono scartare l'eventualità di mandare truppe in Ucraina. Tornano i toni della “Guerra fredda” tra Occidente e Russia mentre continuano i bombardamenti russi sull’Ucraina; e nel frangente in cui i politici della Transnistria, una regione separatista della Moldavia, hanno lanciato un appello al presidente russo affinché la «protegga» dal governo moldavo.

«Minaccia nucleare»

«Tutto il paese» sostiene i soldati russi impegnati nell’operazione militare in Ucraina e uniti «possiamo superare qualsiasi cosa», ha detto Putin nel suo discorso.

Nel conflitto in Ucraina le forze russe hanno usato due tipi di missili ipersonici: il Kinzhal, lanciato dagli aerei, e lo Zirkon, lanciato dalle navi, due armi micidiali.

E stando sempre al presidente russo, la Russia mostrerà presto che i missili balistici intercontinentali Sarmat sono schierati per il combattimento.

Putin ha poi definito «una sciocchezza» dire che Mosca voglia attaccare l’Europa. «Tutto quello che l’Occidente sta escogitando porta alla minaccia di un conflitto con armi nucleari e quindi all’annientamento della civiltà».

I paesi Nato che decidessero di inviare truppe in Ucraina subiranno conseguenze «tragiche», ha poi aggiunto il presidente russo.

«Ricordiamo il destino di coloro che in passato hanno inviato i loro contingenti nel territorio del nostro paese. Ora le conseguenze per gli eventuali interventisti saranno molto più tragiche» ha aggiunto, accusando l'occidente di «cercare di trascinare» Mosca «in una corsa agli armamenti» che la logori.

«Corsa agli armamenti»

«Comprendiamo che l'occidente sta cercando di trascinarci in una corsa agli armamenti, logorandoci e ripetendo il trucco a cui riuscirono negli anni Ottanta con l'Unione sovietica». In questo passaggio Putin, l’ex membro del Kgb di stanza nella ex Ddr, ha mostrato il desiderio di rivalsa insito nella sua politica revanscista che vuole cancellare gli effetti geopolitici della caduta dell’Urss.

Poi, rivolgendosi ai paesi occidentali e usando una retorica da “guerra fredda” che sembrava ormai sepolta, il presidente russo ha detto che «anche noi abbiamo armi capaci di raggiungere i vostri territori. Non avete capito questo?».

«Hanno tentato in passato di combattere la Russia, ma ora le conseguenze saranno pessime», ha aggiunto riferendosi indirettamente alle disastrose invasioni della Russia da parte di Napoleone e di Hitler.

Reazioni dal Parlamento Ue

Le bordate anti occidentali di Putin non hanno offuscato la vicenda Navalny. «Putin ha personalmente la responsabilità penale e politica per la morte del suo più forte avversario: Alexei Navalny». Lo dice l'Eurocamera in una risoluzione approvata con 506 voti a favore 9 contrari e 32 astenuti. Il popolo russo tuttavia non deve essere confuso con il «regime guerrafondaio, autocratico e cleptocratico del Cremlino», spiega il testo. Intanto a Mosca dove il direttore di Novaja Gazeta, Sergey Sokolov, è stato fermato a Mosca con l'accusa di «screditare» l'esercito russo.

La polizia russa ha già cominciato sorvegliare il cimitero moscovita di Borisovskoe, dove oggi verrà sepolto il dissidente russo Alexey Navalny. Il canale Telegram "We can explain" afferma che agenti di polizia già chiedono i motivi della visita e perquisiscono chi entra nel cimitero, spiegando di essere impegnati nella «prevenzione di operazioni terroristiche».

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