La cancelliera Angela Merkel fa dietrofront sul lockdown annunciato ieri e previsto in Germania per i giorni di Pasqua. «È un errore che deve essere chiamato come tale, un errore mio e soltanto mio», ha dichiarato la leader tedesca. «Chiedo perdono a tutti i cittadini e a tutte le cittadine», ha aggiunto, «spero che i tedeschi potranno perdonarmi». Una decisione, quella della stretta nel weekend santo, definita affrettata, ma presa con le migliori intenzioni, vista la grave situazione che sta mettendo in ginocchio la potenza europea. 

Il numero di contagi in Germania, infatti, è aumentato di nuovo a causa dell'alta diffusione di variante inglese del Covid-19. Il paese ha registrato più di 75mila morti dall'inizio della pandemia. Inoltre, il centro di controllo delle malattie del paese ha riportato 15.815 nuovi casi. 

La decisione affrettata

Il piano annunciato ieri da Merkel prevedeva di rendere il giovedì della prossima settimana, il giorno prima del venerdì santo, un «giorno di calma»: tutti i negozi chiusi, inclusi i supermercati, ai quali sarebbe stato permesso di aprire soltanto sabato. Poiché il venerdì e il lunedì sono già giorni festivi, questo avrebbe creato una chiusura di cinque giorni, in aggiunta alle restrizioni di chiusura già in atto, estese fino al 18 aprile.

Il piano aveva sollevato molti dubbi sui dettagli logistici, rimasti irrisolti, oltre a essere stato criticato per il mancato preavviso, che avrebbe poi impedito un'adeguata organizzazione per i cittadini. 

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