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L’Ue non ha una strategia comune per rinnovare la sua difesa

Con lo scoppio della guerra in Ucraina l’Unione ha promesso di rafforzare le proprie capacità bellico-industriali. Il numero di sigle e relativi programmi è aumentato, ma nella pratica l’Ue è ha fatto ben pochi passi in avanti

  • Con lo scoppio della guerra in Ucraina l’Unione ha promesso di rafforzare le proprie capacità bellico-industriale per sostenere le truppe di Kiev e venire incontro alle esigenze degli eserciti nazionali, ma nelle pratica sono stati fatti ben pochi passi avanti verso il raggiungimento dell’autonomia strategica.
  • Le aziende chiedono contratti di lungo periodo con gli Stati e una maggiore attenzione verso il mercato interno europeo per aprire nuovi siti industriali e aumentare stabilmente la produzione bellica. 
  • Gli Usa però vogliono che i paesi Ue continuino a comprare dalle aziende americane, mentre la richiesta della Nato di standardizzare la produzione di munizioni pesanti rischia di scatenare una guerra al ribasso tra le imprese.

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