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L’ultima di Boris Johnson: dividere il Regno Unito in tre

(Il premier Boris Johnson. Foto LaPresse)
(Il premier Boris Johnson. Foto LaPresse)

In Inghilterra ci sono più ricoverati che nel periodo del primo lockdown. Dopo una lunga serie  di scandali e fallimenti, il premier prova a fronteggiare l’ondata distinguendo fra tre tipi di zone a rischio

  • In UK i ricoverati sono di più che a marzo, quando Johnson, dopo aver inseguito l’illusione dell’immunità di gregge, si decise a imporre il lockdown. «Ma non credo che fermare ancora l’economia sia la strada giusta», ha detto il premier.
  • Johnson ha un nuovo piano: dividere l’UK in zone ad allerta media, alta e molto alta, in base ai contagi. Ma la fiducia nella sua gestione della crisi è poca.
  • Tra gli stessi conservatori cresce il malcontento, i laburisti propongono un governo di responsabilità. Ecco la successione di strategie sbagliate e di scandali che Johnson ha inanellato da gennaio a oggi.

Da oggi il Regno Unito sarà diviso in tre tipi di zone, ad allerta media, alta e molto alta, in base ai contagi. Con la seconda ondata di Covid-19, il paese si trova in un momento critico, e con questo anche il premier, Boris Johnson. Il piano a tre Il paese conta nel complesso seicentomila casi e 42mila morti; i contagi giornalieri sono circa 14mila e i ricoverati (3.500) sono più che a marzo, quando Johnson – dopo aver inseguito l’illusione dell’immunità di gregge – si decise a imporre

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