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L’uomo più potente di Washington ha piegato Biden anche sui sussidi

Il senatore “democratico conservatore” Joe Manchin, ago della bilancia del Senato, è riuscito a ridurre i sussidi di disoccupazione settimanali previsti nel pacchetto di stimolo dell’amministrazione Biden. È soltanto uno dei temi su cui Manchin darà battaglia, dal centro, al suo stesso partito

  • Il senatore più potente degli Stati Uniti si chiama Joe Manchin, è un democratico e viene dalla West Virginia. Da quando è stato eletto per la prima volta governatore, nel 2004, si definisce un «democratico moderato conservatore».
  • Alle elezioni dello scorso novembre i democratici hanno riconquistato il Senato, ma con una maggioranza che più sottile non si potrebbe: 50 democratici e 50 repubblicani, con la vicepresidente, Kamala Harris, a risolvere la parità in favore della sinistra.
  • Questa composizione ha avuto l’effetto di aumentare a dismisura il peso specifico del voto di Manchin, il più conservatore dei democratici, che da anni ha fatto capire, a parole ma soprattutto con i voti, che lui risponde innanzitutto al suo elettorato e solo in seconda battuta alla leadership del partito a Washington.

Il senatore più potente degli Stati Uniti si chiama Joe Manchin, è un democratico e viene dalla West Virginia, stato impervio e montuoso fondato sulle miniere di carbone. Da quando è stato eletto per la prima volta governatore, nel 2004, Manchin si definisce un «democratico moderato conservatore», che sarebbe un ossimoro ovunque tranne in West Virginia, stato dove anche gli elettori più progressisti sono dei cripto-trumpiani formalmente affiliati al Partito democratico. Alle elezioni dello sc

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