Israele risponderà all'Iran e l'attacco potrebbe essere "imminente". Dopo la pioggia di droni e missili arrivati sul territorio di Israele, il governo di Benyamin Netanyahu ha fatto la sua scelta, mentre Teheran ha ammonito che l'eventuale azione armata di Israele stavolta «avrà una risposta molto dura».

L'Iran dovrà aspettare «nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l'attacco», è tornato a minacciare Netanyahu a una riunione dei ministri del Likud.

L'operazione verso cui si sta dirigendo Israele si scontra con la forte opposizione Usa e di quella degli alleati che l'hanno affiancato nell'abbattere il 99% dei proiettili lanciati da Teheran. Joe Biden, che aveva frenato la reazione israeliana nelle prime ore, ha ribadito chiaramente che «occorre evitare un'escalation in Medio Oriente».

Anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha detto che è «fondamentale evitare qualsiasi azione che possa portare a grandi scontri militari su più fronti in Medio Oriente».

PUNTI CHIAVE

19:40

La risposta d'Israele all'Iran potrebbe essere "imminente"

15:05

Macron: «Faremo di tutto per evitare un'escalation»

10:28

Netanyahu convoca il gabinetto di guerra alle 12

19:40

La risposta d'Israele all'Iran potrebbe essere "imminente"

La risposta di Israele all'attacco iraniano di sabato potrebbe essere "imminente". Lo ha detto lunedì un funzionario israeliano, come riferisce Nbc. Parlando dopo che il gabinetto di guerra israeliano si è riunito per diverse ore, il funzionario ha rivelato che la leadership di Tel Aviv ritiene che sia importante che non passi troppo tempo tra l'attacco e la risposta. "Qualsiasi risposta sarà coordinata con gli americani", ha precisato il funzionario.

18:00

Iran: «Se Israele reagirà, risponderemo ancora più duramente»

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha detto alla sua controparte inglese che «l'Iran non vuole accrescere le tensioni ma risponderà immediatamente e con più forza di prima se Israele contrattaccherà». 

16:29

Concluso il gabinetto di guerra israeliano, nessuna azione che scateni una guerra regionale

Il gabinetto di guerra convocato oggi dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per discutere su come rispondere all'attacco dell'Iran si è concluso. Secondo Channel 12 Tv, sono state discusse diverse opzioni ma nessuna ritorsione così dolorosa in grado di scatenare una guerra regionale. Inoltre il gabinetto ha dichiarato di voler scegliere un'azione che non venga bloccata dagli Stati Uniti.

15:56

Soldati israeliani feriti, svolgevano operazioni sul confine libanese

L'esercito israeliano ha affermato in una dichiarazione che i quattro soldati feriti durante l'esplosione provocata da Hezbollah stavano svolgendo «un'attività dell'Idf nell'area a nord del confine». Hezbollah, sentito da Al Jazeera, ha affermato che l'incidente è accaduto dopo che sono stati piantati ordigni esplosivi nell'area di Tal Ismail e che sono stati detonati nel momento in cui i soldati hanno attraversato la linea blu, il confine stabilito dalle Nazioni Unite nel 2000 per separare Libano e Israele. Reuters riporta che i militari israeliani feriti si trovavano «centinaia di metri dentro il territorio libanese». 

15:05

Macron: «Faremo di tutto per evitare un'escalation»

Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato al canale di news Bfmtv: «Faremo di tutto per evitare una conflagrazione, che è di fatto un'escalation del conflitto. Dobbiamo restare al fianco di Israele per assicurare la sua protezione, ma anche per per mettere un limite ed evitare un'escalation». In aggiunta il presidente francese ha detto che è necessario «isolare l'Iran e convincere gli altri paesi dell'area che è un pericolo, aumentare le sanzioni ed esercitare nuove pressioni sulle attività nucleari». Inoltre Macron ha anche affermato che gli aerei da guerra francesi hanno aiutato a respingere la violazione da parte dell'Iran dello spazio aereo giordano durante l'attacco. 

Il presidente francese ha anche suggerito che a Israele sia impedito di partecipare alle Olimpiadi, che quest'anno si tengono a Parigi, per ottenere una tregua più ampia e un cessate il fuoco, anche durante le Olimpiadi. Ha poi aggiunto che equiparare Israele, invitata ai giochi, alla Russia, non invitata, è un'equivalenza del tutto errata: «Israele è stata vittima di un'aggressione, un attacco terroristico, e dobbiamo fermare questa equivalenza. Si può essere in disaccordo con quello che Israele sta facendo ma non si può dire che ha iniziato l'aggressione».

14:03

Droni e missili iraniani abbattuti con il sistema difensivo Arrow

I droni e i missili iraniani sono stati respinti da Israele con l'aiuto di Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Giordania. Almeno la metà delle centinaia di aerei senza pilota, missili da crociera e terra-aria sono stati abbattuti grazie alla presenza di un ufficiale statunitense nel centro di controllo del sistema di difesa aereo Arrow, afferma un ufficiale israeliano. Il direttore della difesa missilistica del ministero della Difesa israeliano, Moshe Patel, in un'intervista televisiva a Channel 12 tv ha dichiarato: «I sistemi condividono informazioni per una visione congiunta dei cieli e i cieli erano sicuramente affollati. In seguito, c'è stato anche un coordinamento nella gestione della battaglia. Un ufficiale americano è seduto nel centro di comando di Arrow ed essenzialmente dirige le coordinate con i sistemi americani, fianco a fianco».

13:35

Il «canale svizzero» ha avvertito gli Usa dell'attacco iraniano a Israele

Secondo quanto riporta l'Agence France-Press, gli Stati Uniti sono stati avvisati dell'attacco dell'Iran a Israele grazie al "canale svizzero": la Svizzera rappresenta gli interessi americani in Iran e grazie al ruolo di intermediario del paese elvetico passano le comunicazioni tra Iran e Stati Uniti. A parlarne è stato un ufficiale dell'amministrazione statunitense: «Sono avvenute una serie di comunicazioni dirette attraverso il canale svizzero».

Mohammad Bagheri, generale dell'esercito iraniano, ha dichiarato esplicitamente alla televisione di stato iraniana: «Siamo stati noi a mandare un messaggio all'America attraverso l'ambasciata svizzera che, se avessero cooperato con Israele nelle loro prossime azioni, le loro basi militari non sarebbero state al sicuro».

13:16

Palestinesi verso le loro case nel nord della Striscia. Idf: «Non venite, area di combattimento»

I civili palestinesi che hanno abbandonato il nord della Striscia di Gaza e sono stati sfollati a sud stanno tornando verso le loro case nella zona settentrionale del territorio. L'esercito israeliano ha avvertito la popolazione a rimanere nel sud della Striscia: «L'area settentrionale è una zona di combattimenti, perciò vi invitiamo a restare nelle aree umanitarie e nei rifugi a sud di Gaza per preservare la vostra sicurezza». 

«Non potevo restare nel sud della Striscia» afferma un civile palestinese intervistato da Al Jazeera «È troppo affollato, non riuscivamo nemmeno prendere una boccata d'aria fresca. Era veramente terribile».

EPA
12:51

Quattro soldati israeliani feriti durante la notte in un'esplosione vicina al Libano

Media israeliani affermano che Hezbollah ha rivendicato l'attacco in cui sono rimasti feriti quattro soldati israeliani. L'esplosione è avvenuta nella notte vicino al confine tra Israele e Libano stabilito dalle Nazioni Uniti nel 2000. I militari sono stati trasportati in ospedale per essere curati.

12:08

Ministero della Sanità di Gaza: 33.797 morti da inizio conflitto

Il ministero della Sanità di Gaza, sotto la guida di Hamas, ha reso noto che nelle ultime 24 ore sono morti 68 palestinesi e 96 sono stati feriti. Il numero delle vittime è salito a 33.797 morti e 76.465 feriti dall'inizio del conflitto il 7 ottobre 2023.

11:34

Guterres (Onu): «Il mondo è sull'orlo di un conflitto devastante su larga scala» 

All'assemblea delle Nazioni Unite il segretario generale António Guterres ha tenuto un discorso in cui ha dato un monito alle nazioni: «Pericolo reale di un devastante conflitto su vasta scala».

In un discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il segretario generale António Guterres ha ammonito: "Pericolo reale di un devastante conflitto su vasta scala"
10:28

Netanyahu convoca il gabinetto di guerra alle 12

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato per le 12 ora italiana il gabinetto di guerra, fa sapere Reuters grazie ad una fonte anonima del governo dello Stato ebraico. Il gabinetto di guerra, composto da Netanyahu, il ministro della difesa Yoav Gallant, il ministro Benny Gantz e altri osservatori, si erano riuniti domenica sera ma non avevano concordato nessuna risposta all'attacco iraniano. 

09:47

Rilasciate dai soldati israeliani due squadre mediche operanti a Gaza

La Palestine Red Crescent Society ha annunciato il rilascio di due staff medici operativi sulle ambulanze da parte di Israele, dopo una detenzione di 50 giorni. Le due squadre sono state fermate e arrestate al checkpoint di Khan Yunis mentre evacuavano i pazienti dell'ospedale Al Amal. Secondo l'associazione, altri sei staff medici sono detenuti dai soldati israeliani e di loro non si hanno notizie.

 

08:42

Macron: «Risposta sproporzionata da parte dell'Iran»

Parlando in un'intervista a 100 giorni dalle Olimpiadi su RMC Sport e BFM TV, il presidente francese Emmanuel Macron ha accusato l'Iran di aver risposto «in modo sproporzionato» all'attacco al suo consolato a Damasco. Macron ha anche assicurato stamattina di voler «fare di tutto per evitare un incendio» in medio oriente dopo l'attacco dell'Iran contro Israele.  «Abbiamo condannato, siamo intervenuti, faremo di tutto per evitare un incendio e un'escalation. Bisogna isolare l'Iran, aumentare le sanzioni e ritrovare un cammino di pace nella regione». Il presidente ha anche spiegato di essere intervenuto nell'operazione di intercettazione dei droni iraniani su richiesta della Giordania. La sua speranza resta che si riesca a raggiungere un'intesa su una tregua olimpica. 

Macron ha anche fatto sapere che Israele parteciperà alle Olimpiadi, a differenza della Russia. «Non possiamo dire che Israele stia attaccando» ha detto. «Israele è stato vittima di un attacco terroristico e sta rispondendo, non si può dire che Israele sia un aggressore».

08:02

Dopo l'attacco ricominciano le operazioni dell'Idf su Gaza

L'esercito israeliano ha ripreso le sue operazioni nella Striscia di Gaza, insistendo sul fatto che l'attacco iraniano del fine settimana non lo distoglierà' dal suo obiettivo di eliminare Hamas. «Nonostante gli attacchi dell'Iran, non abbiamo perso di vista, nemmeno per un momento, la nostra missione essenziale a Gaza, che è quella di salvare gli ostaggi tenuti da Hamas» ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari.

Secondo i militari, gli ostaggi rapiti da Hamas nell'attacco del 7 ottobre contro Israele si troverebbero proprio a Rafah, all'estremità meridionale della Striscia di Gaza. Il premier Benjamin Netanyahu è deciso a lanciare l'offensiva di terra, considerata l'ultima roccaforte di Hamas, nonostante gli avvertimenti degli Stati Uniti e della comunità internazionale, che temono un bagno di sangue. Secondo le Nazioni Unite, quasi un milione e mezzo di abitanti di Gaza sfollati a causa della guerra sono ammassati a Rafah, per lo più in campi improvvisati. 

Nel frattempo, secondo un rapporto della rete Al Mayadeen News, collegata a Hezbollah, Israele sta attaccando anche obiettivi alla periferia delle città di Dhayra e Naqoura, nel sud del Libano.

In Israele intanto si torna alla vita normale, senza restrizioni. Il ministero dell'Istruzione di Israele ha annunciato che gli istituti scolastici riprenderanno a funzionare nella maggior parte del paese, alla luce del cambiamento di status seguito alle direttive del Comando del fronte Interno dell'Idf domenica sera. Il rientro sarà graduale e secondo le indicazioni degli enti locali e dei vertici delle istituzioni.

07:49

Israele chiede all'Onu di sanzionare l'Iran. Teheran: «Era autodifesa»

Nell'attesa di un'eventuale ritorsione, sia Iran che Israele portano le loro ragioni di fronte all'Onu. Il segretario generale Antonio Guterres ha lanciato l'allarme su una possibile escalation: «Né quella regione né il mondo possono permettersi più guerre». Il segretario ha chiesto «la massima moderazione» mentre il Consiglio si riuniva per discutere dell’attacco iraniano contro Israele. 

L'Iran «non ha avuto altra scelta che esercitare il proprio diritto all'autodifesa». Così l'ambasciatore iraniano all'Onu, Saed Iravani, durante la riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza Onu. «Il Cds ha mancato al suo dovere di mantenere la pace e la sicurezza internazionale» non condannando l'attacco israeliano del 1 aprile contro il consolato iraniano a Damasco. L'attacco iraniano a Israele sarebbe stato necessario e proporzionato e ha preso di mira solo strutture militari, ha detto ancora Iravani. «Le azioni concluse erano necessarie e proporzionate. Sono state precise e miravano solo a obiettivi militari. Sono state portate avanti con attenzione per ridurre al minimo il potenziale di escalation e prevenire danni ai civili».

Israele, dal canto suo, sostiene di avere il diritto legale di rispondere al recente attacco dell'Iran allo Stato ebraico poiché Teheran avrebbe «oltrepassato ogni linea rossa» ha affermato il rappresentante permanente israeliano presso le Nazioni Unite Gilad Erdan.«Israele si riserva il diritto legale di reagire... A seguito di un attacco così massiccio e diretto contro Israele, il mondo intero, per non parlare di Israele, non può accontentarsi dell'inazione. Difenderemo il nostro futuro» ha detto Erdan alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. «Il regime degli Ayatollah ha un piano molto chiaro, dominare il mondo, esportando la rivoluzione in tutto il mondo. Il regime islamico non è diverso dal Terzo Reich e l'Ayatollah non è diverso da Hitler».

Il rappresentante permanente ha anche chiesto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu a imporre «tutte le sanzioni possibili» contro l'Iran. «Il Consiglio deve agire e condannare l'Iran per il suo terrorismo» ha detto Erdan. «Basta nascondersi e basta bluffare. Non sottrarsi più alle responsabilità. L'Iran ha attaccato Israele dal suo territorio sovrano, pubblicamente e con orgoglio. La maschera è tolta» ha continuato. «L'Iran, il principale sponsor mondiale del terrorismo, ha rivelato il suo vero volto di destabilizzatore della regione e del mondo? È proprio ora che il mondo deve smettere di ignorare i crimini dell'Iran e agire» ha insistito l'ambasciatore israeliano, precisando che «tutti i gruppi terroristici che attaccano Israele sono tentacoli della stessa piovra sciita - la piovra iraniana». 

07:30

Contatti tra Stati Uniti, Germania e Regno Unito 

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato domenica con i suoi omologhi del Regno Unito e della Germania, dopo l'attacco dell'Iran a Israele. Tutte le parti hanno concordato «sull'importanza di condannare l'attacco iraniano nei termini più forti possibili e di prevenire un'ulteriore escalation», si legge in comunicato del Dipartimento di Stato americano citato dai media Usa.

Continuano nel frattempo le condanne della mossa iraniana. La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha chiesto ulteriori sanzioni contro l'Iran. Intervistata dall'emittente radiotelevisiva Ard, l'esponente del governo federale ha affermato che l'Ue ha già sanzionato la Repubblica islamica per la fornitura alla Russia di droni, impegnati nella guerra in Ucraina. Baerbock ha aggiunto di star chiedendo «intensamente» altri provvedimenti sanzionatori dell'Ue contro l'Iran, le cui azioni sono «pericolose».

07:15

Usa, in settimana nuovo pacchetto di aiuti per Israele e Ucraina

Il leader della maggioranza del Senato degli Stati Uniti, Chuck Schumer, ha detto domenica che è stato raggiunto "un consenso" tra la Casa Bianca e i leader del Congresso per approvare l'invio di aiuti sia a Israele che all'Ucraina dopo una telefonata con il presidente Joe Biden. Biden ha parlato con Schumer, il presidente della Camera Mike Johnson e i leader della minoranza Hakeem Jeffries e Mitch McConnell domenica delle tensioni in medio oriente dopo l'attacco dell'Iran a Israele.

«C'è stato un consenso sul fatto che dobbiamo aiutare Israele e l'Ucraina adesso. Speriamo di poter risolvere la questione la prossima settimana» ha dichiarato il leader democratico. Il Senato degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di aiuti supplementari per Israele e Ucraina lo scorso febbraio, ma Johnson non l'ha portato al voto della Camera. Anche il leader repubblicano ha fallito due volte nell'approvare fondi per Israele. «Il modo migliore per aiutare Israele a ricostruire la sua capacità anti-missile e anti-drone è quello di approvare immediatamente questo aiuto supplementare», ha detto Schumer. Johnson ha dichiarato al programma Sunday Morning Futures che proverà di nuovo questa settimana a far approvare i fondi. L'accordo tra Democratici e Repubblicani arriva dopo che sabato l'Iran ha lanciato più di 300 droni, missili e missili balistici su Israele, nel primo attacco di questo tipo dal suolo iraniano.

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