Continuano le critiche a Israele per l’uccisione degli operatori umanitari del Wck nella Striscia di Gaza, un fatto che «non sarebbe dovuto accadere» nelle parole di Herzi Halev. Intanto, secondo il ministero della Sanità di Gaza i morti hanno superato quota 33mila persone. 

PUNTI CHIAVE

18:26

Hamas: senza il ritiro di Israele da Gaza niente intesa 

12:07

Per Hamas dalla nuova proposta di Israele non arriva nessuna svolta

08:15

Il capo dell'esercito israeliano ha detto che l'attacco al Wck «non doveva accadere»

18:57

Benny Gantz chiede elezioni anticipate a settembre

In una conferenza stampa il ministro del Gabinetto di guerra e leader centrista, Benny Gantz, chiede a sorpresa elezioni anticipate: «Dovremmo concordare una data delle elezioni generali per settembre prossimo». Ex capo dell'esercito, Gantz ha accettato di entrare nel governo di Benjamin Netanyahu dopo il 7 ottobre scorso. Ora, in testa ai sondaggi, chiede per la prima volta elezioni anticipate

18:26

Hamas: senza il ritiro di Israele da Gaza niente intesa 

Per Hamas la condizione necessaria per un'intesa è il «ritiro di Israele da Gaza». Lo ha ribadito il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, nel nuovo round di negoziati in corso al Cairo che porti a una tregua a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi. Le condizioni poste da Haniyeh, come spiegato in un 'intervista televisiva in occasione della "Giornata per Gerusalemme", sono un «cessate il fuoco permanente, il ritiro globale e completo del nemico dalla Striscia di Gaza, il ritorno di tutti gli sfollati alle loro case, la rimozione del blocco». 

17:09

La Polonia convoca l'ambasciatore israeliano

Varsavia ha convocato l'ambasciatore israeliano in Polonia dopo che sette operatori umanitari del World Central Kitchen (Wck) sono morti a seguito di un bombardamento dell'Idf a Gaza. Tra questi c'è un cittadino polacco. In mattinata il premier Donald Tusk ha dichiarato che l'attacco e la reazione israeliana stanno mettendo «alla prova» la solidarietà polacca a Israele.

15:54

Mattarella: la violenza a Gaza è un ostacolo alla sicurezza di Israele

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando da Abidjan (Costa D'Avorio) nella prima tappa della sua visita in Africa, si è detto «preoccupato per la situazione in Medio Oriente dopo la nefasta giornata di vergogna del 7 ottobre». Ma ha anche aggiunto che la reazione di Israele, con le sue gravi sofferenze che sta causando per la popolazione di Gaza, «rischia di creare ostacoli anziché agevolare la prospettiva di sicurezza di Israele». Per il capo dello Stato bisogna insistere nella costruzione di uno Stato palestinese perché quella dei "due popoli due Stati" è l'unica soluzione percorribile.

12:07

Per Hamas dalla nuova proposta di Israele non arriva nessuna svolta

La nuova proposta presentata da Israele ai mediatori per raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco «non prevede alcuna svolta» rispetto alle precedenti. Lo affermano fonti di Hamas, citate da Hareetz. Secondo il gruppo militante palestinese la nuova proposta non include l'assicurazione, da parte di Tel Aviv, che la tregua sarà seguita dal ritiro delle sue truppe dalla Striscia di Gaza. Hamas, in ogni caso, sta studiando la proposta a cui dovrebbe dare una riposta ufficiale entro pochi giorni.

Intanto, l'Unrwa denuncia che Israele continua a impedire all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi di portare cibo e altri aiuti nel nord di Gaza, dove la fame è più diffusa. Per l'agenzia, la quantità di aiuti che entrano a Gaza è rimasta nel suo complesso bassa, con una media di 161 camion al giorno che per tutto marzo hanno raggiunto l'enclave, ben al di sotto dell'obiettivo di 500 convogli.

11:31

Hezbollah rivendica due attacchi in Alta Galilea

Il movimento armato libanese Hezbollah, alleato dell'Iran, ha rivendicato poco fa due attacchi contro postazioni dell'esercito israeliano lungo la linea blu di demarcazione tra i due paesi, a ridosso del fronte di guerra con Israele.

In due diversi comunicati, il Partito di Dio afferma di aver preso di mira la caserma Biranit e quella di Daher nel settore occidentale della linea blu di demarcazione con Israele.

10:10

Al Cairo riunione straordinaria della Lega araba sugli sviluppi del conflitto

Il consiglio della Lega araba terrà oggi al Cairo una riunione straordinaria a livello di rappresentanti permanenti per discutere degli sviluppi del conflitto in corso nella Striscia di Gaza tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas. Lo ha dichiarato l'ambasciatore Hossam Zaki, vice segretario generale della Lega. Presieduta dalla Mauritania, la riunione si terrà per richiesta dei rappresentanti palestinesi e con il sostegno di alcuni Stati arabi, con l'obiettivo di «discutere le azioni arabe a sostegno della causa palestinese» ha affermato Zaki. «L'incontro discuterà dell'azione araba e internazionale alla luce delle continue minacce israeliane di un'imminente invasione della città palestinese di Rafah, che ospita più di 1,5 milioni di palestinesi e cittadini sfollati, oltre all'intransigenza di Israele e al suo rifiuto di attuare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite relative al cessate il fuoco e all'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza» ha aggiunto il vice segretario. Durante l'incontro si parlerà anche del «mancato rispetto da parte di Israele delle misure temporanee ordinate dalla Corte internazionale di giustizia il 26 gennaio e il 28 marzo» ha concluso Zaki.

08:54

Siria: presidente Assad, Israele è costruito su omicidi, non sono sorpreso per raid a Damasco

Il presidente della Siria, Bashar al Assad, ha affermato di non essere sorpreso dall'attacco attribuito a Israele contro un edificio della missione diplomatica iraniana a Damasco, poiché lo Stato ebraico è «costruito su omicidi e spargimenti di sangue». La dichiarazione è arrivata durante un colloquio telefonico con l'omologo iraniano, Ebrahim Raisi, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa siriana Sana. Assad ha affermato che «il genocidio e i massacri in corso a Gaza da più di sei mesi sono solo la prova più evidente della barbarie di questa entità (Israele)».

08:15

Il capo dell'esercito israeliano ha detto che l'attacco al Wck «non doveva accadere»

«Voglio essere molto chiaro: l'attacco non è stato condotto con l'intenzione di colpire gli operatori umanitari del Wck». Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi che si è "scusato" per l'incidente ed ha esaltato il lavoro di assistenza della Wck a Gaza. «E' stato - ha aggiunto al termine di un primo esame dell'incidente - uno sbaglio seguito ad una cattiva identificazione notturna nel corso di una guerra in condizioni molto complesse. Non sarebbe dovuto accadere». Halevi ha quindi confermato l'avvio di una «Indagine indipendente» i cui «risultati saranno condivisi e resi pubblici».

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