Il governo del presidente Milei ha annunciato una svalutazione di oltre il 50 per cento del peso, la moneta nazionale. Una scelta che andrebbe accompagnata da un sostegno ai deboli. Il Fondo monetario dovrà però monitorare la politica economica di Buenos Aires per evitare costi sociali che potrebbero avere conseguenze anche nel lungo periodo
L’Argentina ha chiesto cambiamento al suo nuovo presidente e il cambiamento è già arrivato: Javier Milei, entrato in carica il 10 dicembre, ha annunciato che il peso, la valuta nazionale, verrà svalutato di oltre il 50 per cento. Finora, il cambio fisso prevedeva che per acquistare un dollaro americano bastassero 360 pesos, ma presto ne serviranno 800. In un Paese in profonda crisi economica, politica e sociale, sembra una scelta assurda, ma in realtà è una mossa nella direzione giusta. La scel



