Almeno 41 militari della missione Kfor in Kosovo, tra cui undici italiani, sono stati feriti durante gli scontri con i manifestanti serbi che protestavano contro l’elezione dei sindaci albanesi. 

«A nome mio e del Governo, esprimo i miei più sinceri sentimenti di vicinanza ai militari italiani che sono rimasti feriti durante i disordini in Kosovo. Esprimo inoltre la più ferma condanna dell'attacco avvenuto a danno della missione Kfor che ha coinvolto anche militari di altre nazioni. Quanto sta accadendo è assolutamente inaccettabile e irresponsabile. Non tollereremo ulteriori attacchi nei confronti di Kfor», ha detto la premier Giorgia Meloni. «È fondamentale evitare ulteriori azioni unilaterali da parte delle autorità kosovare e che tutte le parti in causa facciano immediatamente un passo indietro contribuendo all'allentamento delle tensioni. L'impegno del governo italiano per la pace e per la stabilità dei Balcani occidentali è massimo e continueremo a lavorare con i nostri alleati», ha aggiunto.

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha scritto su Twitter che tre dei militari sono in serie condizioni ma non in pericolo di vita. «Voglio esprimere solidarietà ai militari della missione Kfor rimasti feriti in Kosovo durante gli scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara – ha detto il ministro – Tra di loro 11 italiani di cui 3 in condizioni serie ma non in pericolo di vita. I militari continuano ad impegnarsi per la pace».

le motivazioni degli scontri

Nel nord del Kosovo, a maggioranza serba, si sono svolte la scorsa settimana le elezioni anticipate dei quattro comuni: Zvecan, Leposavic, Zubin Potok e Mitrovica. Elezioni fortemente boicottate dall’etnia serba. Solo i rappresentanti di etnia albanese o di altre minoranze minori sono stati eletti nelle cariche di sindaco e nelle assemblee.

Manifestanti serbi si sono radunati quindi ieri mattina in tre di questi comuni e a Zvecan hanno cercato di entrare violentemente usando anche gas lacrimogeni all’interno degli edifici pubblici. Dopo le tensioni nell’area, la missione Nato Kfor ha incrementato la propria presenza nei quattro comuni per garantire un ambiente sicuro a tutte le comunità come da mandato conferitole dalla Risoluzione del 1999 del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha detto che «che nessun blocco inclusa la Nato ha il diritto di rivendicare il dominio in Europa». Il premier kosovaro, Albin Kurti, ha telefonato al ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani. Entrambi hanno convenuto che «in questo momento occorre calmare la situazione».

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