- Il riscaldamento globale è stato affrontato dagli Stati in un’ottica sempre più securitaria e militarizzata, con un conseguente aumento delle spese dedicate alla difesa a fronte di investi in politiche di mitigazione del cambiamento climatico tuttora esigui.
- Questo particolare framing della questione ha messo in secondo le azioni volte alla risoluzione del problema, prediligendo invece il rafforzamento degli eserciti, delle agenzie di difesa nazionale e delle azioni di contrasto all’immigrazione.
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Inazione climatica e militarizzazione procedono dunque di pari passo, con conseguenze negative sia per l'ambiente che per le persone, su sui ricadono non solo gli effetti della crisi climatica ma anche quelli della militarizzazione dei confini e del proprio paese.
I cambiamenti climatici sono descritti dai governi come un fattore destabilizzante, portatrici di insicurezza e instabilità degli stati. Ma a rappresentare un pericolo per la tenuta del sistema sociale e politico di un paese sono soprattutto le risposte dei governi alle richieste della popolazione, in particolare di quelle fasce maggiormente interessate dal cambiamento in corso. La soluzione offerta dai governi non è sempre adeguata, a causa anche della narrazione che viene fatta della crisi



