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È morto Pelé, l’uomo che inventò il Brasile

1970 AP
1970 AP
  • È morto Pelé, l’atleta del secolo, il brasiliano più famoso della storia, simbolo unico per un paese che vive il complesso della periferia, poco prolifico di numeri uno al mondo, senza un unico premio Nobel nel paniere. Si è spento all’età di 82 anni dopo giorni in cui le sue condizioni di salute erano peggiorate. Il Pelé che il Brasile oggi piange è un monumento più che un eroe nazionale.
  • Per mezzo secolo Pelé ha interpretato Pelé, e non era poi così fuori luogo l’uso costante della terza persona. A chi gli chiedeva i motivi del vezzo, arrivava sempre la stessa risposta: «Tento sempre di separare Edson da Pelé: Edson è una persona normale, fatta di carne ed ossa, Pelé è eterno».
  • La sua grandezza fuori dal tempo lascia poco spazio agli eterni dibattiti Maradona o Pelé? E oggi Pelé, Maradona o Messi. L’ennesimo video comparativo su Youtube avverte: attenzione, esistono immagini di appena il 20 per cento delle partite giocate da O Rei. E un altro: tutte le cose più spettacolari che vedete nel calcio oggi lui le aveva già fatte. Fine della discussione, dunque.

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