- A quattro mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, la stabilità del fianco est rimane la priorità strategica dell’Alleanza.
- Sebbene il futuro delle relazioni transatlantiche continuerà a essere strettamente legato al pericolo russo, è anche vero che la guerra in Europa non andrà a offuscare l’importanza del teatro asiatico per i membri dell’Organizzazione.
- Il riemergere dell’Indo-Pacifico nella percezione strategica dell’Alleanza segue l’intensificarsi della rivalità tra Washington e Pechino. Ma Pechino non è l’unico attore asiatico attraverso il quale l’Alleanza atlantica interpreta le proprie relazioni con la regione. Il testo fa parte del nuovo numero di Scenari. Per leggere tutti i contributi è possibile abbonarsi qui.
A quattro mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, la stabilità del fianco est rimane la priorità strategica dell’Alleanza. La crisi in Europa ha tuttavia rivelato ramificazioni più ampie che si ricollegano a un dibattito preesistente, quello inerente al ruolo che la Nato può ricoprire in un contesto internazionale caratterizzato da equilibri in evoluzione. Questo dibattito era già emerso in concomitanza con il perno asiatico degli affari globali, un trend che aveva gradualmente spinto l’A



