- Dovrebbe essere legittimo sostenere, senza essere accusati di filoputinismo, che l’ammissione dell’Ucraina alla Nato, che il suo presidente, Volodymyr Zelensky, chiede con procedura accelerata è una pessima idea.
- Dalla fine della Guerra fredda l’espansione della Nato ha involontariamente generato, dietro una cortina di buone intenzioni, più ostilità e antagonismi di quelli che si proponeva di sedare.
- George Kennan, il grande teorico della dottrina del contenimento, scriveva già nel 1997, dopo l’allargamento proposto da Bill Clinton, che «espandere la Nato è il più grave errore della politica estera americana dell’era post-Guerra fredda»
Circola da qualche decennio l’opinione che criticare l’espansione della Nato a est sia una intollerabile violazione di un dogma democratico, una blasfema genuflessione sovranista nei confronti della Russia di Vladimir Putin e più in generale un posizionamento sul fronte dei regimi autoritari che comporta l’automatica esclusione dal consesso delle persone perbene. Quando uno prova timidamente a dire qualcosa di diverso, di solito qualcun altro obietta “vallo a dire ai polacchi, ai lituani ecc.”



