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Naufragio di Pylos, le pressioni e i depistaggi della guardia costiera greca

  • È passato un mese esatto dal naufragio avvenuto a 47 miglia nautiche dalle coste greche di Pylos nel quale, secondo le Nazioni unite, sono oltre 500 le possibili vittime.
  • Alcuni dei sopravvissuti sono stati interrogati dalle autorità marittime per ricostruire il naufragio ma raccontano di aver subito pressioni per individuare come trafficanti nove cittadini egiziani presenti a bordo.
  • Inoltre, alcuni superstiti lamentano traduzioni non congrue alle dichiarazioni rese che sono state poi riportate nei documenti finali.

È passato un mese esatto dal naufragio avvenuto a 47 miglia nautiche dalle coste greche di Pylos nel quale, secondo le Nazioni unite, sono oltre 500 le possibili vittime. Nei giorni seguenti, i soccorsi sono riusciti a recuperare 82 corpi e hanno tratto in salvo 104 persone. Alcuni dei sopravvissuti sono stati interrogati dalle autorità marittime per ricostruire il naufragio ma raccontano di aver subito pressioni per individuare come trafficanti nove cittadini egiziani presenti a bordo. Ino

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