l’editoriale

Nel tunnel di Netanyahu ostaggio di Trump (e non solo)

Paradossalmente, per il premier israeliano era preferibile un Joe Biden a cui poteva dire i “no” che ha detto e che non può dire al tycoon, assai più muscolare e decisionista. Al presidente eletto premono soprattutto gli Accordi di Abramo: ossia la prospettiva di buoni affari

Se davvero funzionerà il piano di tregua tra Israele e Hamas, e c'è da dubitarne a maggior ragione dopo i tentennamenti di Benjamin Netanyahu seguiti a una prematura euforia dopo l'annuncio dell'accordo, se dunque funzionerà si possono trarre alcune seppur parziali conclusioni, trattandosi di Medio Oriente. Il premier di Israele si è infilato in un tunnel in cui è ostaggio di molti fattori. Anzitutto delle parole troppo reboanti spese nei 468 giorni di guerra: 468 e non 467 perché anche ieri i r

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