Nella città dove i turisti continuano a sbarcare per godere delle spiagge e dei ristoranti, su un binario morto giace un vagone che ospita 1.600 cadaveri di soldati in attesa che le famiglie vengano a reclamarli. Dall’inizio della guerra, la Russia ne ha consegnati 13mila. Nell’orrore della guerra, raramente la scienza di oggi lascia un corpo non identificato. La prova del DNA è essenziale per certificare la morte in combattimento e per pagare alla famiglia la compensazione, che può arrivare a 350mila euro
Su un binario morto della stazione di Odessa, in Ucraina, lontano dall’area dove arrivano i treni carichi di turisti che, nonostante la guerra, continuano ad arrivare in città per godere delle sue spiagge e dei suoi ristoranti, ci sono venti vagoni merci, indistinguibili da tutti gli altri, abbandonati tra le erbacce che sembrano crescere dai tempi dell’Unione Sovietica. Quando un impiegato apre uno dei massicci portelloni di metallo, facendolo scorrere con un clangore sinistro, la differenza pe



