La corsa per la dorsale

Gli Emirati Arabi Uniti sfidano la Cina per conquistare l’Africa

Oggi il presidente dell’Angola è João Lourenço, de Movimento popolare di liberazione dell’Angola, subentrato a Dos Santos nel 2017 foto AP
Oggi il presidente dell’Angola è João Lourenço, de Movimento popolare di liberazione dell’Angola, subentrato a Dos Santos nel 2017 foto AP
  • Prosegue l’offensiva economica degli Emirati Arabi Uniti in Africa. L’ultima preda è molto ambita: si tratta del porto di Luanda, la capitale dell’Angola.

  • Mettendo i piedi in Angola, gli Emirati divengono così un rivale diretto della Cina nel settore della mobilità logistico-commerciale africana. Per gli emiratini ci sarà molto da lavorare dal momento che il porto di Luanda non viene ammodernato da decenni e le sue infrastrutture si trovano in pessimo stato.

  • La sifda si svolge attorno al corridoio che taglierà l’Africa in due. Se e quando sarà completato, il corridoio cambierà tutto: dall’Asia trasportare prodotti o merci verso i mercati americani diverrà molto veloce.

Per continuare a leggere questo articolo