Il mediatore capo del Qatar, Mohammed Al-Khulaifi, ha espresso frustrazione per la mancanza di progressi nei negoziati tra Israele e Hamas per una nuova tregua: «È una questione urgente. Ogni giorno che passa ci sono vite in pericolo». Smotrich chiede di occupare militarmente la Striscia
«Il mio pensiero va alla popolazione e in modo particolare alla comunità cristiana di Gaza, dove il terribile conflitto continua a generare morte e distruzione e a provocare una drammatica e ignobile situazione umanitaria». Così papa Francesco ricordando la popolazione di Gaza durante il suo messaggio pasquale. Nell’occasione il pontefice ha anche lanciato un appello per «il cessate il fuoco», «liberare gli ostaggi» e per prestare «aiuto alla gente, che ha fame e che aspira a un futuro di pace!».
Per il secondo anno di fila il periodo pasquale si vive in guerra nella Striscia di Gaza. Dal 18 marzo sono ripresi i bombardamenti di Israele che ha deciso di interrompere unilateralmente la tregua pattuita a metà gennaio. Al momento le mediazioni sono arenate, Hamas ha rifiutato l’ultima proposta di Israele che prevedeva 45 giorni di cessate il fuoco in cambio della liberazione di ostaggi, ma chiede maggiori garanzie di un ritiro completo dalla Striscia delle truppe dell’Idf.
Mediazioni complicate
In giornata il mediatore capo del Qatar, Mohammed Al-Khulaifi, ha espresso frustrazione per la mancanza di progressi nei negoziati tra Israele e Hamas per una nuova tregua. In un'intervista all'Afp, ha dichiarato: «È una questione urgente. Ogni giorno che passa ci sono vite in pericolo».
Il Qatar, insieme a Stati Uniti ed Egitto, aveva facilitato l'accordo per la tregua ma la seconda fase non ha mai preso forma. Al-Khulaifi ha ribadito l'impegno del suo Paese nella mediazione, respingendo al contempo le accuse di Israele, che ha collegato il Qatar al rafforzamento militare di Hamas prima dell'attacco del 7 ottobre. «Sono solo rumore», ha detto, riferendosi alle critiche del premier Benjamin Netanyahu.
«Abbiamo lavorato incessantemente negli ultimi giorni per cercare di riunire le parti e rilanciare l'accordo che è stato approvato da entrambe le parti», ha dichiarato il ministro del Qatar «e manterremo il nostro impegno in questo senso, nonostante le difficoltà».
Occupare Gaza
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, esponente dell'estrema destra del governo Netanyahu, è tornato a chiedere a gran voce l’occupazione della Striscia di Gaza. «Questa è la strada per garantire la nostra sicurezza, e questa è la strada per riportare a casa rapidamente gli ostaggi», ha scritto Smotrich in ebraico su X.
Il ministro ha inoltre espresso il suo pieno appoggio alle recenti dichiarazioni del premier Benjamin Netanyahu, secondo il quale la guerra contro Hamas non potrà concludersi prima della distruzione totale del movimento islamista e della sua espulsione dalla Striscia. In un videomessaggio registrato e diffuso ieri, Netanyahu ha ribadito la sua linea dura: «Non porremo fine a questa “guerra di rinascita” prima di aver distrutto Hamas a Gaza, riportato a casa tutti i nostri ostaggi e garantito che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele».
Non si fermano i raid aerei israeliani, secondo la protezione civile palestinese sono state uccise almeno 25 persone dall’alba del 20 aprile.
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