Papa Francesco ha smentito le voci che lo vorrebbero pronto alle dimissioni. Ha anche detto di non essere affetto da un tumore e che spera di poter visitare Kiev e Mosca. Lo ha detto in un’intervista all’agenzia di stampa Reuters.

Francesco si sarebbe messo a ridere rispondendo alla domanda sulle sue dimissioni, un’ipotesi circolata molto per via del supposto peggioramento delle condizioni di salute del pontefice, unito ad un’altra serie di coincidenze, come l’annunciata conferenza dei cardinali fissata ad agosto per cambiare la Costituzione vaticana. 

«Non mi è mai passato per la testa», ha risposto Francesco riferendosi alle ultime settimane. Ma ha ribadito che non esclude a priori le dimissioni in caso di un peggioramento della sua salute. «Dio deciderà», ha concluso Francesco. 

Il papa ha parlato anche del suo problema al ginocchio: una «piccola frattura», come l’ha definita, che lo ha costretto a rinunciare al viaggio nella Repubblica democratica del Congo e nel Sud Sudan.

Ha detto che avrebbe dovuto rinunciare anche al suo viaggio in Canada, fissato per i prossimi giorni, se non avesse accettato di fare venti giorni di terapia e riposo. Il papa ha detto di aver rinunciato a un’operazione poiché l’ultima volta che ha ricevuto un’anestesia totale ha avuto spiacevoli effetti collaterali.

Francesco ha invece smentito di essere malato di tumore. «I medici non mi hanno detto nulla!», ha risposto scherzando, prima di liquidare l’intera faccenda come «pettegolezzi di corte».

Il papa ha poi parlato del conflitto in Ucraina, dicendo che la segreteria di Stato del Vaticano ha preso contatti con il ministero degli Esteri russo, ma che per ora non ci sono progressi positivi. Nessun papa ha mai visitato Mosca e Francesco ha preso posizione contro la guerra, definita un’invasione «crudele e insensata». 

Secondo Francesco, al ritorno dal suo viaggio in Canada, potrebbe aprirsi una nuovo possibilità di vistare la Russia, oppure l’Ucraina. Francesco ha specificato che preferirebbe andare prima a Mosca, ma che la visita a entrambe le capitale è importante per aiutare gli sforzi di pace.

L’intervista, che si è svolta in italiano, è durata 90 minuti.

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