- Inaugurati con 364 giorni di ritardo i Giochi di Tokyo hanno voluto portare il segno, nell’atto di apertura, delle paure da pandemia e dei sacrifici affrontati da chi ha fatto di tutto per esserci anche un anno dopo.
- Bella la simbologia della solitudine degli atleti durante il lungo anno supplementare. Come sempre in questi casi, la ricca simbologia della cerimonia ha richiamato le tradizioni locali e il passato sportivo del paese ospitante, con chiari riferimenti alla precedente olimpiade celebrata a Tokyo (1964).
- Le divise della delegazione italiana disegnate da Armani, bianche con tricolore al centro, sono state sommerse dalle ironie del web, fra citazioni di Woody Allen e memorie di vecchi videogame.
Fare come se fosse tutto normale. È questa l'atmosfera dominante che si respira durante la cerimonia di apertura della trentaduesima Olimpiade dell'era moderna. I Giochi cominciano con 364 giorni di ritardo, lo stadio olimpico di Tokyo è vuoto come lo saranno tutti gli impianti che ospiteranno le gare, il dissenso della popolazione locale cresce anziché spegnersi. E giusto per dare un tocco di disgrazia anche alle cerimonia inaugurale in sé, alla vigilia il suo direttore Seiko Hashimoto è stato



